Il 1851 fa parte del XIX secolo che determina l'inizio dell'età contemporanea, un secolo di grandi trasformazioni sociali, politiche, culturali ed economiche a partire dalla caduta di Napoleone Bonaparte e la successiva Restaurazione, i moti rivoluzionari, la costituzione di molti stati moderni tra cui il Regno d'italia, la seconda rivoluzione industriale tra positivismo, decadentismo ed evoluzionismo, l'imperialismo e sul finire la Belle Époque.
martedì 2 giugno 2015
La denuncia a Ferdinando II delle Due Sicilie.
Alla morte di Francesco I, l'8 novembre 1830, il regno passò al figlio Ferdinando II, allora solo ventenne. Il giovane sovrano dimostrò subito idee progressiste ed un atteggiamento affabile verso il popolo.
Con gli eventi del biennio '48-'49 quindi le idee progressiste e l'atteggiamento tollerante di Ferdinando II vennero meno: il sovrano assunse una condotta inflessibile che, da un lato, gli consentì di riprendere il controllo del suo regno ma, dall'altro, fece sì che egli fosse dipinto come un "mostro" dalla stampa liberale europea.
Nel 1850/51 Gladstone un politico inglese, si recò in visita a Napoli dove accompagnava la figlia Mary malata agli occhi nella speranza di trarle giovamento. Giacomo Lacaita, consigliere dell'ambasciata inglese, si trovava a quel tempo imprigionato dal governo napoletano perché accusato di essere un dissidente politico. Gladstone colse l'occasione per interessarsi al caso specifico ed a quello di molti altri imprigionati politici. Nel febbraio del 1851 il governo locale permise a Gladstone di fare visita alle prigioni e di giudicare le loro condizioni. Subito dopo egli pubblicò le ''Two letters to the Earl of Aberdeen'' contro l'amministrazione del governo napoletano che poi completò nel volume ''An Examination of the Official Reply of the Neapolitan Government'' del 1852. Gladstone definì in una di queste lettere Napoli come "la negazione di Dio eretta a sistema governativo".
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